Note tecniche
Per realizzare il progetto è stato scelto un modello di database relazionale, che ha consentito l’archiviazione di informazioni e la fruibilità di data points correlati tra loro. Sono state create tabelle, nelle quali ogni riga è costituita da un record identificato con un ID univoco (chiave). Le colonne delle tabelle contengono gli attributi dei dati e ogni record assegna un valore a ciascun attributo, rendendo facile stabilire, appunto, le relazioni tra i data points. È stato possibile realizzare il database con l’ausilio del visualtool Workbench. Per la gestione in remoto è stato usato il free software tool phpMyAdmin.
La struttura d’archiviazione è composta da cinque tabelle, ognuna delle quali con colonne rispondenti agli elementi che man mano sono emersi dall’analisi e dallo studio dei documenti rintracciati nell’Archivio di Stato di Potenza. La tabella che riguarda la schedatura dei fondi librari rintracciati per ogni convento e monastero soggetto a soppressione è costituita da una colonna contenente il numero univoco (ID o chiave primaria) che identifica il libro in oggetto; una destinata all’annotazione del titolo e, a seguire, da una per l’autore, l’editore, l’anno e luogo di pubblicazione, il numero del tomo; l’ultima è riservata alle “note” (con gli eventuali commenti del compilatore/redattore del documento). La tabella descritta è in relazione con un’altra relativa all’inventario, che riporta tutti i metadati che, solitamente, emergono dall’analisi della prima pagina del documento archivistico (nomi dei commissari incaricati all’inventariazione, ubicazione del convento, data, etc.). Questa, a sua volta, è collegata, attraverso specifiche chiavi primarie, alla tabella relativa all’Istituto religioso, che ospita tutte le informazioni relative alla denominazione, ordine d’appartenenza, genere e comune di riferimento. Secondo il criterio della correlazione attraverso l’ID univoco, tutti gli Istituti rispondono a uno specifico luogo. Le tabelle fin qui descritte sono in relazione con un’ultima denominata “documenti”, composta da 10 colonne, che, oltre all’ID, contengono informazioni su collocazione archivistica, data, località mittente, ufficio emittente, redattore, destinatario, località destinatario, tipologia di documento e regesto.
Il linguaggio di codifica è SQL (Structured Query Language).